Riparte Como Contemporary Festival 2022

Riapre le sue porte il Como Contemporary Festival 2022!

Questa terza edizione, inaugurata con un bellissimo concerto a febbraio al Teatro Sociale di Como, si è presa una lunga pausa prima di entrare nel vivo degli eventi che faranno con-vivere e dialogare la musica contemporanea con le altre arti. 
Ci aspettano dei concerti che ci faranno tuffare nella contemporaneità di suoni, atmosfere, manufatti artistici, e che, tutti insieme, ci faranno emozionare e conoscere tanta nuova musica!

Eccovi il programma del nostro Festival:

Quando? Dal 1 Novembre al 9 dicembre 2022
Dove? A Villa Olmo, a Como, al Palace Hotel e in Cattedrale, sempre a Como
Che cosa?

  • Concerto inaugurale delle Polifonie International Music Masterclass
  • Intorno al ‘900”, concerto per violoncello e pianoforte
  • Beetween two worlds“, musiche per ensemble
  • Giovanni Sollima e i violoncelli scultura
  • Concerto Finale e premiazione del 6° Concorso Internazionale di Composizione Appassionato Ensemble
  • Missa Solemnis”, per soli, coro e orchestra

Per tutti I dettagli seguiteci o cliccate qui: Como Contemporary Festival 2022 – Associazione Culturale Polifonie

Vi anticipiamo che è possibile abbonarsi all’intero festival con una cifra modesta e che include la quota associativa come socio sostenitore dell’Associazione! (di fatto è la sola quota stessa)

 

Concerto d’apertura di Como Contemporary Festival 2022 al Teatro Sociale di Como (gallery)

Che dite, possiamo “crogiolarci” un pochino per l’atmosfera e la riuscita del concerto di apertura del Como Contemporary Festival?
Per tutti noi è stato estremamente emozionante, intenso, ci ha regalato attimi di pura gioia, pur in un momento storico difficile. È stato un vibrare di suoni, di strumenti antichi e moderni, e speriamo che queste vibrazioni, come un battito d’ali di farfalle, si siano diffuse portando con sé un messaggio di pace e di fratellanza, fin molto lontano.
I brani antichi di Telemann si sono mescolati alle sonorità contemporanee di Pedraglio, sonorità di un mondo molto diverso da quello di allora; l’Orchestra Antonio Vivaldi, insieme agli straordinari solisti Marco Rizzi, Leo Morello e Floris Onstwedder, nonché lo stesso Umberto Pedraglio, hanno fatto fuochi d’artificio, sotto la bacchetta e lo sguardo intenso di Lorenzo Passerini, per inaugurare il nostro amatissimo Como Contemporary Festival.
Il Festival proseguirà a Novembre, con una settimana densissima di avvenimenti che uniranno arti e musica, ma l’Associazione, intanto, continua con tutte le sue attività!
 
Qui vi proponiamo una piccola rassegna del concerto di apertura, e vi aspettiamo ai prossimi eventi!
 
      
 
 

Ivan Fedele sarà il Presidente della Giuria del VI Concorso Internazionale di Composizione Appassionato Ensemble

Siamo lusingati ed onorati di poter annunciare la presenza del M° Ivan Fedele, per anni direttore artistico de La Biennale di Venezia, nonché membro e titolare della cattedra di Composizione presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, in qualità di Presidente di Giuria del nostro VI Concorso Internazionale di Composizione “Appassionato Ensemble” e come ospite d’onore di Como Contemporary Festival 2022!
 
We’re flattered and honoured to announce the presence of maestro Ivan Fedele, artistic director of the Biennale in Venice for many years, as president of the jury of our 6th International Composition Competition “Appassionato Ensemble” and as the guest of honour of the 2022 Como Contemporary Festival edition!
 
ph. Ugo Dalla Porta
 

COMO CONTEMPORARY FESTIVAL – concerto straordinario 26.02.2022

COMO CONTEMPORARY FESTIVAL – concerto straordinario
Sabato 26 febbraio 2022

Teatro Sociale di Como – ore 20.30

 

ORCHESTRAL WORKS
Musiche di G. P. Telemann e U. Pedraglio (prima assoluta)

Marco Rizzi, violino
Enrico Bronzi, violoncello
Umberto Pedraglio, violoncello
Floris Onstwedder, tromba

Orchestra Antonio Vivaldi
Lorenzo Passerini, direttore


Co-produzione di Como Contemporary Festival 2022 e Teatro Sociale di Como

PROGRAMMA

Georg Philipp Telemann (1681-1767)
“Concerto per tre trombe, timpani e archi”

Umberto Pedraglio (1978)
“Katharsis” per vlc e orchestra

“Archi di farfalla” per tr, archi e perc

“Disegni di luce” per vlc e archi

“Ritratto” per vl e orchestra

“Orkhestra” per orchestra

Georg Philipp Telemann (1681-1767)
“Concerto per vl, vlc, tr e archi”

Per info e biglietti clicca qui 


ATTENZIONE
Per tutti i soci dell’Associazione Culturale Polifonie è possibile prenotare i biglietti ad un prezzo speciale di 10,00 euro (invece che 24,50).

Per chi volesse partecipare basterà scrivere una mail all’indirizzo info@polifonie.it e indicare i nomi dei partecipanti; entrerete in una lista di prenotazione che verrà consegnata alla biglietteria del Teatro Sociale.

Quindi acquisterete il biglietto ridotto il giorno del concerto presso la biglietteria del Teatro stesso.

Affrettatevi, è un’occasione da non perdere!

Agustìn Castellòn Molina vince la 5a edizione del Concorso Internazionale di Composizione Appassionato Ensemble

Agustìn Castellòn Molina e la Giuria

Agustìn Castellòn Molina si aggiudica con la partitura “Sinuosa… emergiò desde el violeta” per flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte, il primo premio del V Concorso Internazionale di Composizione Appassionato Ensemble, le cui fasi finali si sono svolte sabato 11 e domenica 12 dicembre 2021 presso il Museo della Seta di Como, durante il Finissage della mostra Corpo Senza Organi di Como Contemporary Festival – Festival Internazionale di Musica Contemporanea e Altre Arti.

A lui vanno i complimenti da parte di tutto lo staff dell’Associazione Culturale Polifonie, della Giuria e di tutti i membri di Appassionato Ensemble, che hanno eseguito le 5 partiture finaliste davanti ad un pubblico attento e interessato.

Ringraziamo tutti i partner per la preziosa collaborazione e tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile la nostra manifestazione. Un grazie speciale va a tutti voi che avete partecipato al concerto di premiazione. A presto!

 

Successo al Vernissage della mostra “Corpo Senza organi”

Grande successo ieri al Vernissage della mostra Corpo Senza Organi di Marco Frigerio che, insieme ai Fossili Sonori di Alessandro Perini, ha riaperto le porte del Como Contemporary Festival – Festival Internazionale di Musica Contemporanea e altre Arti.

Molte le persone che hanno partecipato e hanno potuto fare domande e dialogare direttamente con gli artisti e ascoltare la loro conferenza. 
E’ stato altresì interessante vedere gli artisti dialogare fra loro, stimolandosi e facendosi domande a vicenda, in un intreccio di pensieri e di arti che ha veramente catturato il pubblico coinvolto.

La mostra resterà aperta fino al 12 dicembre – presso il museo della Seta di Como – giorno in cui ci sarà il Finissage, con un concerto di musica contemporanea affidato all’Appassionato Ensemble, il quale eseguirà le partiture finaliste del V Concorso Internazionale di Composizione organizzato dall’Associazione Culturale Polifonie.

Per tutte le info e per le prenotazioni vai al seguente link (clicca qui)

Clicca sulle foto per vedere la Gallery.

Como Contemporary Festival riapre con la mostra “Corpo senza Organi” di Marco Frigerio e “Fossili Sonori” di Alessandro Perini

Riaprono le porte di Como Contemporary Festival dopo la pausa estiva, con la mostra Corpo senza Organi del fotografo Marco Frigerio e le opere di sound art di Alessandro Perini: i Fossili Sonori.

La mostra si terrà presso il Museo della Seta di Como – dal 1 al 12 dicembre – e ospiterà anche i finalisti del V Concorso Internazionale di Composizione Appassionato Ensemble, nel Concerto finale e premiazione che si terrà domenica 12 dicembre  alla presenza della Giuria internazionale presieduta da Alessandro Solbiati.

Le opere esposte si mescoleranno dunque con i suoni di un concerto di musica contemporanea, come è ormai tradizione di questo festival che vuole essere anzitutto un momento d’incontro, di ritrovo, in cui la musica si intreccia e si contamina con altre arti. 

Nel corso della mostra si potranno visionare le opere che rappresentano il fondamento della ricerca di Frigerio negli ultimi quindici anni, quindi i suoi lavori “informati” dalla filosofia di Gilles Deleuze (1.Corpo senza Organi – Teste Cercanti; Cartografie, Apparati di Cattura), i lavori legati a quell’aspetto della sua ricerca tesa a ridefinire specificatamente i limiti del linguaggio fotografico (Etnografie Impensabili), verranno messe in mostra anche le sue Crocefissioni, realizzate con delle Polaroid a grande formato (20x25cm), in cui l’artista indaga quello spazio neutro e vuoto e nudo in cui vita e morte respirano insieme, ed anche le stampe a grandi dimensioni della serie Working Class, il primo lavoro dell’artista volto ad indagare gli effetti del capitalismo sulla società contemporanea.

Ci saranno poi le opere dell’artista comasco Alessandro Perini – trasferitosi ormai da anni a Malmo, in Svezia – i cui lavori spaziano dalla musica strumentale a quella elettronica e includono installazioni audiovisuali, sistemi luminosi, net-art, land-art e lavori basati sulle vibrazioni, esplorando la costruzione di dispositivi e macchine. Per Como Contemporary Festival Perini esporrà due dei suoi Fossili Sonori, artefatti di argilla la cui forma è derivata da fenomeni sonori/geologici.      

Tutto questo sarà reso possibile come sempre grazie al contributo di Regione Lombardia, del  PIC Piano Integrato della Cultura  “Un Tesoro di Territorio” – programma biennale del distretto culturale del lago di Como finanziato da Regione Lombardia e coordinato e sostenuto dalla Camera di Commercio di Como-Lecco -, del Comune di Como e di Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù, sponsor ufficiale della manifestazione.

Orari mostra: tutti i giorni dalle 14 alle 18 (chiuso lunedì)

Dove: Museo della Seta di Como, Via Castelnuovo, 9

Vernissage 1 Dicembre, ore 17.00 – Apertura mostra (a ingresso libero) e conferenza con gli artisti

Finissage 12 Dicembre, ore 17.00 – Concerto di musica contemporanea con Appassionato Ensemble (su prenotazione) 

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Intervista a Stefano Cerrato

Buongiorno Maestro Cerrato e grazie per aver accettato questa intervista. Come ha iniziato a suonare il violoncello e quali sono state le persone che hanno avuto un ruolo determinante nella sua crescita artistica? Provengo da una famiglia nella quale la musica è stata al centro dell’educazione. Mia mamma è una didatta che ha sviluppato all’interno della metodologia Suzuki un percorso formativo oggi già tradotto in sei lingue e diffuso in tutta Europa, il Children’s Music Laboratory. Dunque, le prime persone che hanno avuto un ruolo fondamentale sulla mia crescita artistica sono state mia mamma e Antonio Mosca, mio maestro, col quale ho iniziato alla Scuola Suzuki di Torino e mi sono diplomato successivamente in conservatorio.

Che ruolo ha avuto da giovanissimo e che ruolo ha ora la musica nella sua vita? La musica ha avuto un ruolo totalizzante nella mia vita fin dalla più tenera età. Già piccolissimo il suonare con altri bambini ed esibirmi in pubblico mi ha aiutato a crescere confrontandomi con le difficoltà e cercando di superarle senza mai tirarmi indietro. L’aspetto gratificante è stato anche legato a moltissimi viaggi e incontri con altri bimbi e ragazzi di tutto il mondo.

Cosa sente di rappresentare ed esprimere attraverso la musica ed il suo strumento? La musica è il mio primo linguaggio. Ho imparato a leggere prima le note e poi le lettere. Attraverso la musica si esprime molto, a partire da ciò che si sceglie di interpretare. Ognuno di noi trova affinità con uno o più linguaggi rispetto ad altri. Attraverso lo strumento che suono e l’affrontare diversi stili musicali costruisco ogni giorno la mia identità.

Che rapporto ha con la cosiddetta musica ‘colta’ contemporanea e più in generale con l’arte contemporanea?  Preferisco esprimermi con autori del passato ma quando mi ritrovo a confrontarmi con la musica contemporanea non sempre trovo immediatamente affinità con questo linguaggio che talvolta diventa per me una sfida nell’approfondirne i significati.

Ci parla del prossimo concerto che terrà il 18 luglio con l’On The Bridge Cello Ensemble nell’ambito di Como Contemporary Festival?  Il concerto contiene musiche di autori diversissimi fra loro. La Suite di Pierre Petit, di linguaggio impressionista francese, è un brano semisconosciuto. La Toccata di mio fratello Francesco presenta uno stile che ricorda la scuola viennese del primo Novecento. Entrambe le composizioni sono state registrate da noi nell’album Vocal Chords, edito da Da Vinci Classics. Proseguiremo con il celebre Fratres di Arvo Part con la sua sonorità mistica e suggestiva. E infine “Trio!” di Umberto Pedraglio, per tre quartetti di violoncelli che presentano scordature particolari, attraverso le quali l’autore tenta di trascendere il modo tradizionale di suonare il violoncello ricercando nuovi effetti timbrici.

Quali sono i suoi prossimi progetti in cantiere? Ho in programma molti concerti col Quartetto Adorno, del quale faccio parte da poco tempo, ma che fin da subito è stato per me un arricchimento sia dal punto di vista artistico che umano. Proseguo la mia attività con l’ensemble Armoniosa, gruppo di musica barocca nel quale suono il violoncino (violoncello piccolo a 5 corde) che funge da secondo violino o da viola, a seconda delle necessità, oltre a svolgere il ruolo di solista su tutto il repertorio scritto per violoncello a 4 corde tradizionale. Con On The Bridge (gruppo di violoncelli formato con alcuni miei ex allievi) l’attività è varia: dalla ricerca di nuove composizioni per cello ensemble alla riscoperta di repertorio dimenticato per questa formazione. In parallelo continuo anche l’attività di insegnante coltivando nuovi talenti e cercando di trasmettere loro la volontà di crescere sempre attraverso la musica.

Lei è molto attivo anche come didatta. Cosa vorrebbe dire a tutti i giovani musicisti che hanno appena intrapreso lo studio della musica, o che si stanno perfezionando nella loro arte? Non dimenticare mai che la musica è un linguaggio che appartiene al mondo intero e ci si deve confrontare con l’umiltà di voler sempre apprendere. A volte capita di incontrare persone che costruiscono la loro identità con l’arroganza anche nei confronti di giovani studenti. Questo ritengo sia un atteggiamento sbagliato perché ciascuno può arrivare a esprimere col suo strumento il lato migliore di se stesso anche se non diventerà necessariamente un professionista facendo della musica la sua passione.

Un grande grazie a nome dell’Associazione Culturale Polifonie e in bocca al lupo per i suoi prossimi progetti! 


Domenica 18 luglio, ore 20.00
Chiesa grande di San Giuseppe Como

Concerto di Stefano Cerrato e l’On The Bridge Cello Ensemble!
Ingresso libero

Info e PROGRAMMA (clicca qui)

Concerto del 18 luglio con Stefano Cerrato e l’On The Bridge Cello Ensemble

Domenica 18 luglio 2021, ore 20.00
Chiesa grande di San Giuseppe – Como
 
Domenica 18 luglio alle ore 20.00 prosegue il nostro Como Contemporary Festival con il concerto dell’On The Bridge Cello Ensemble, ensemble di 12 violoncellisti di rilievo nazionale capitanati dal virtuoso Stefano Cerrato
 
Il concerto, ad ingresso libero, si svolgerà all’interno della Chiesa grande di San Giuseppe, una delle prime chiese comasche “contemporanee”, costruita negli anni ’60 e opera dell’ingegnere Gino Colombo e dell’architetto Gigi Radice.
 
L’opera fece parlare molto per una foggia che si presentava alquanto ardita. Oggi, al contrario, stimiamo un disegno riguardoso della tradizione. Un esonartece, coperto da una cuspide vertiginosa, determina la facciata e lascia percepire continuo lo slancio della torre campanaria. Una sola navata, sapientemente dilatata, dirige all’altare: qui, ancora più evidente, la volontà di trasportare verso l’alto. Simboli religiosi traslati nella forma, quasi descrivessimo una cattedrale gotica. Non vi sono opere e ornamenti di rilievo e questo lascia contemplare un’attraente apparato architettonico-strutturale senza eguali nella città.
(cit. arch. G.Tattarletti)
 
Il programma prevede brani per quartetto di violoncelli di Francesco Cerrato (1982), del compositore estone Arvo Part (Paide, 1935) e del francese Pierre Petit (1922-2000), oltre a un brano per 12 violoncelli – in prima esecuzione assoluta – del comasco Umberto Pedraglio (1978).
 
All’ingresso della chiesa saranno esposte alcune opere di Sirskape (Francesco Scapolatempore), artista, pittore, illustratore, writer e streamer italiano che ha preso parte a numerose esposizioni presso: Spazio Mantegna, MIIT di Torino, Spazio Tadini, PassepARTout Gallery, MAMO, Teatro Ariston di Sanremo, Biennale di Latina, Reggia di Caserta, Palazzo Leone da Perego per Alfa Romeo, MilanoComics, Biennale di Palermo a cura di Vittorio Sgarbi ed a Venezia presso lo studio di Xante Battaglia e ha partecipato a numerosi progetti di StreetArt, tra cui il Live Art di Parigi, la StreetArt Academy di Milano, il “Food Graphia\Mangia, Pitta, Ama” di Legnano, lo Street Art Contest di Pavia, lo Stradedarts di Milano, lo Street Players 2015, “Lasciamo il Segno” di Bergamo.
 

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SOLD OUT concerto del 27/06/2021

Non ci sono più posti disponibili per questo concerto di grande ispirazione!

Un tributo a compositori contemporanei viventi, una nuova generazione di compositori e musicisti che innovano, proiettando nel futuro la tradizione degli strumenti classici e della musica.

Siamo innamorati del nostro pubblico e dei nostri follower che dimostrano tanto interesse per queste nuova leve di compositori e musicisti!

Ancora una volta, non vediamo l’ora di darvi il benvenuto oggi pomeriggio e di avvolgervi in un abbraccio musicale.

Ci vediamo a Como, nel Salone di Villa olmo!

Per chi non ce l’avesse fatta questa volta, o a venire o a trovare posto, vi aspettiamo nelle prossime date del festival.

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